PALINSESTO

Vendo il mio corpo per dare da mangiare alla mia bambina

"Dopo averle provate tutte, prostituirmi è l'unica possibilità concreta che mi è rimasta. Non sono fiera di me stessa, ma almeno la mia creatura può crescere con una certa serenità"

INTERVISTA SHOCK - A cura di Luna De Gattis 


"Ora guadagno anche 10 mila euro al mese. Sto finendo di pagare il mutuo, la rata dell'auto e le tasse sulla casa. Sto mettendo molto da parte, per il domani, per mia figlia. Non è un lavoro che farò per sempre, è una cosa temporanea, fino a quando questa situazione così difficile non finirà..."

I motivi sono sempre gli stessi: il lavoro che non c'è, le banche che ti stanno con il fiato sul collo, lo stato che ha sempre fame, i figli da mantenere... Questa è una storia che noi de "La Zanzara del Web" abbiamo già sentito. Francesca (nome di fantasia) non è certo l'unica donna italiana che ha deciso di mettere il proprio corpo in vendita per riuscire a pagare quei tanti, troppi, debiti che negli anni si sono accumulati. Abbiamo deciso di raccontarvi questa ennesima real story, perchè ci ha particolarmente colpiti nella sua verità, nella cruda realtà che ne emerge. Una ragazza madre, abbandonata da un uomo codardo che ha preferito fuggire anzichè assumersi le proprie responsabilità, una bambina di 6 anni che cresce sempre più e che inevitabilmente ha sempre più bisogno di attenzione. Tanti i lavori cercati, tante le porte sbattute in faccia, tante le umiliazioni, tanta la fatica, le prese in giro e i lavori retribuiti con quattro soldi che neppure bastavano per onorare il mutuo e gli interessi usurai della banca

"Ho fatto di tutto. Ho pulito cessi a 4€ all'ora, ho fatto la cameriera 10 ore al giorno per 450€ al mese. Ho fatto la commessa, la barista, l'operaia e pure la vendemmiatrice. Ho fatto tantissimi colloqui per lavori più retribuiti.. Mi hanno offerto 2000€ al mese come segretaria, ma dovevo essere a TOTALE disposizione di quel porco del mio titolare.. L'ho fatto, per tre mesi.. Poi non ce l'ho più fatta.. Avevo uno stipendio molto buono, ma ero la sua schiava, in ufficio e nella sua perversa vita sessuale.. Ha usato il mio corpo per tutto quel tempo.. mi ha fatto schifo.. sono stata umiliata.. ma alla fine lo devo ringraziare, perchè senza quell'esperienza non avrei mai pensato di fare ciò che oggi faccio.."

Francesca ha cercato un lavoro normale. Ha trovato tanti lavori umili ma sottopagati che non le bastavano per sopravvivere. Poi la grande occasione, segretaria di un noto avvocato della sua città. Lei ha 26 anni, è una bellissima ragazza, alta, magra, occhi azzurri e lunghi capelli nerissimi. Lui è un ricco uomo sposato, con la passione per il tradimento. Davanti a questa stupenda donna in grande difficoltà, non perde l'occasione per approfittarne. Lei è disperata, ha bisogno di quei 2000€.. Cede alle richieste, ma non basta, gli ordini si fanno sempre più scabrosi, le proposte sempre più indecenti. Si arriva alle minacce, o così oppure torni a casa senza lavoro.. Lei inizialmente cede al ricatto, ma di fronte all'ennesima perversione del ricco avvocato, decide di dire basta! Ha però capito, che il suo corpo, può essere un valido aiuto per salvare quel che resta della sua vita e della sua famiglia.

"Ho pensato che se potevo accontentare un uomo solo a 2000€ al mese, avrei potuto guadagnare molto di più, trasformando tutto questo in vero e proprio lavoro. Libera dai ricatti, avrei potuto organizzare a mio piacimento questa nuova situazione e scegliere cosa mi piaceva e cosa no.. Così è stato.. Anche se le attese, presto, sono svanite.."

Si rattrista Francesca. Pensava che vendere il proprio corpo, dopo quei tre mesi d'inferno, sarebbe stato una passeggiata, invece..

"Puoi gestire meglio la cosa. Se un tizio ti fa schifo, lo vedi e non lo fai entrare. Ma di fronte al bisogno di denaro, devi comunque essere molto disponibile e la selezione deve essere limitata... Così alla fine, la situazione non è così diversa da quella di prima, ma almeno adesso, posso fissare io la mia ricompensa..."

Siamo curiosi, ci facciamo raccontare cosa chiedono gli uomini italiani ad una Escort. Rimaniamo anche un'po sorpresi..

"La sorpresa è che in tanti, alla fine cercano solo una mezz'ora di svago, qualcuno con cui parlare, una bella donna che faccia loro un pochino di sana compagnia..
Questo alla fine mi piace, è come fossi una psicologa, ascolto la loro breve storia e con le mie attenzioni li distraggo da una vita sempre più difficile.. Ovviamente non tutto è così roseo, non tutti sono così educati e gentili.. La mia giornata peggiore, fu nella prima settimana, ebbi la sfortuna di aprire la porta ad un Albanese.. Ha abusato di me per due ore, mi ha picchiata, torturata, mi frustava con la cinghia dei suoi pantaloni, chiedevo pietà, ma non si fermava, mi ha fatto davvero del male.. Ho smesso di fare questo lavoro per quasi un mese.. Avevo rinunciato.. Poi c'era la bolletta del metano da pagare.. I soldi erano finiti.. Ho ricominciato.. ma mai più stranieri.. solo gli italiani"

Una costante che emerge ogni volta è proprio questa. L'Italiano alla fine, ha le sue perversioni, ma il più delle volte cerca solo dell'affetto. L'immigrato invece non ha pietà, non ha alcun rispetto per la donna, la considera un oggetto da piegare alla sua volontà. Questo è molto pericoloso. Infatti, la maggior parte delle giovani Escort che abbiamo avuto il piacere di intervistare, tende a tenere alla larga tutti gli stranieri...

"Non è un lavoro che vorrei facesse mia figlia. Mai le dirò che in questa parentesi mi sono ridotta a tanto. Ma se oggi posso guardare con speranza al futuro è tutto merito di questo impiego che mi da non solo da vivere, ma anche qualcosa da accantonare per il domani che sarà.. Ogni volta che apro quella porta, vorrei richiuderla subito, mi chiedo < Ma che stai facendo?> poi entra il cliente, prendo quei soldi che per me sono vitali, stacco la mente, faccio partire la fantasia, provo a non pensare a quello che sta succedendo, a volte ci riesco anche.. Mezz'ora passa in fretta.. la porta si chiude.. torno alla mia vita..."

Personalmente ho pensato tante volte a cosa farei al posto di queste ragazze. Vendere il mio corpo a dei perfetti sconosciuti, mostrare la mia intimità a degli uomini, anche molto più grandi di me. Non so se anch'io, di fronte alla disperazione totale, magari potrei anche percorrere quella strada, che in apparenza pare essere la più facile. Ti prostituisci, offri te stessa, almeno nella parte esteriore ed estremamente materiale, guadagni molto, cifre che nessun altro lavoro potrebbe darti. Ma alla fine, che resta di tutto questo? Quando invecchierai, cosa penserai di te, guardandoti indietro? Io non giudico Francesca e tutte le altre ragazze che volontariamente hanno intrapreso questa strada. Non sono ipocrita, al posto loro, potrei anche fare la stessa scelta. Ma la cosa che più mi dispiace, è che tutto questo avviene per colpa di uno stato incapace di dare risposte ai propri cittadini. Laddove c'è una ragazza madre che per mantenere se stessa e la propria bambina è costretta a prostituirsi, prima di tutto c'è una Nazione che ha fallito. Su questo punto vorrei chiudere e vorrei farvi riflettere. Non è normale. Non è giusto che una ragazza si 25 anni sia costretta a scegliere tra la propria dignità e il proprio futuro.. Tutto questo mi fa schifo..






L'INTERVISTA E' STATA REALIZZATA DA LUNA DE GATTIS - RINGRAZIAMO FRANCESCA PER AVERCI CONCESSO QUEST'ESCLUSIVA - LA RIPRODUZIONE DI QUESTO ARTICOLO E' LIBERA PURCHÉ CONTENGA UN LINK ALLA FONTE

Commenti

Katia Baroni ha detto…
Anche io in passato ho avuto un momento difficile.. sono stata ad un passo da fare la stessa scelta di Francesca, poi un colpo di fortuna mi ha salvata.. a lei va tutto il mio affetto e la mia vicinanza!