PALINSESTO

Attenti ai Bidoni (Finti) Autovelox

"Le Iene smascherano i furbetti a nostre spese, adesso attendiamo le giustificazioni (e le scuse) di certi Amministratori Locali un po' troppo ingenui" 

Le Inchieste de "La Zanzara del Web" - a cura di Luisa Rozio

Se ne parla da tempo, grandi città e piccoli paesi ormai da mesi sono invasi dai cosiddetti "VeloOk" più conosciuti come Box Autovelox o bidoni. Pare proprio che di bidonata si tratti per davvero almeno secondo quanto emerso da un paio di servizi mandati in onda su Italia Uno dall'interessante trasmissione televisiva "Le Iene". (VEDI SERVIZIO) A dire il vero, in tempi non sospetti, alcuni cittadini avevano avanzato le loro perplessità alle varie amministrazioni comunali competenti, ricevendo in cambio solo rassicurazioni e deprecabili sarcasmi di bassissimo livello. Ma andiamo con ordine, già la scorsa settimana "Le Iene" mandano in onda questo servizio (CLICCA QUI) l'inviato, in giro per mezza Italia, svelava agli italiani l'inutilità e la non regolarità di questi enormi bidoni. Tutti i Velox controllati risultavano infatti totalmente vuoti, dunque privi di rilevatore come previsto dalla legge, fabbricati in malo modo, con rifiniture ridicole e assolutamente non conformi con il codice della strada. Si apprende inoltre che lo stesso Ministero dei Trasporti, in una serie di risposte ad associazioni di consumatori, considera questi Box inutilizzabili, non a norma e spesso pure pericolosi oltre che inutili e assai costosi. Altra nota dolente e sospetta, è proprio il costo spropositato di questa strana operazione conosciuta come "Noi Sicuri". Pare infatti che il costo per ognuno di questi arnesi (illegali) si aggiri intorno ai 3000€ (!!!) se a fare l'ordine è il comune (a spese di noi cittadini), mentre se ad acquistarli fosse un privato, il preventivo cadauno  non supererebbe i 200€. Tutto questo puzza, e pure parecchio. L'inchiesta prosegue, cercando a questo punto di capire chi c'è dietro a questi prodotti inutili, illegali e pure di materiale scadente. Sorpresa della sorprese, si scopre che la società S.R.L. che produce e vende ai nostri ingenui enti locali questi scatoloni, risulta essere in mano a due Fiduciarie, ovvero a due grossi gruppi che fanno da Presta Nome ai veri titolari dell'impresa, dunque i nostri soldi, frutto di quei sacrifici enormi che versiamo nelle casse bucate dei comuni sotto forma di tasse ed imposte (Tares, Imu, Trise, Tasi ecc..) finiscono nella mani zozze di chissà chi. Vi sembrerà assurdo, ma in Italia succede pure questo, comuni che lamentano tagli indiscriminati e risorse sempre più ristrette, buttano cifre significative per acquistare attrezzature Inutili, non legali, fatte male, costosissime e come se non bastasse pure prodotte da un miste X. Noi pensiamo che tutto questo sia vergognoso ed inaccettabile e fortunatamente non siamo gli unici a vederla in questo modo. Riceviamo e Pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Davide Gerbino, giovane politico Cuneese tra le fila di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale nonché portavoce di un importante Comitato di Frazione, già in passato aveva avanzato preoccupazioni e legittime domande sulla validità di questi strumenti ma di tutta risposta il comune di Morozzo, lo aveva schernito, invitandolo a stare attento ai Bidoni, a questo punto però chi deve stare attento alle bidonate?




""Stai attento ai Bidoni" Così un amministratore locale rispondeva con sarcasmo alle preoccupazioni che avanzavo in merito alla Legalità e l'Utilità dei cosiddetti "Velo Ok". Parlo di quei birilloni che da un po' di tempo stanno invadendo le nostre strade, fatti con rifiniture approssimative, muniti di fotocamera ma solo disegnata, non contemplati dal codice della strada e censurati anche dal Ministero dei Trasporti. Molti comuni stanno aderendo al progetto "Noi Sicuri" promosso da una società S.R.L. gestita da due fiduciarie, quindi di fatto nessuno sa chi ci sia veramente dietro a questo Business della pseudo sicurezza stradale. Apprendo con amarezza che le mie perplessità non erano prive di fondamento, come invece qualcuno frettolosamente aveva dichiarato, grazie alla trasmissione televisiva "Le Iene" di Italia Uno, è infatti emerso tutto quello che io, in tempi non sospetti, in qualità di portavoce del Comitato di Frazione, avevo già detto, chiedendo una maggiore chiarezza sulla questione.  A questo punti sarebbe interessante capire come mai molti comuni sono caduti così facilmente in questo tranello, come mai in tempi di ristrettezze economiche ed austerità, siano stati buttati con tanta facilità ed ingenuità i soldi di tanti onesti cittadini italiani. Domande che come sempre cadranno nel vuoto, sminuite e magari con qualche battutina archiviate. Ma sarebbe cosa buona e giusta, far prevalere il buon senso e la trasparenza, magari ammettendo i propri errori frutto (e ne sono certo) di disattenzioni in buona fede. 


Davide Gerbino  (Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale)"


Ovviamente lasciamo ai nostri lettori il piacere del dubbio, ma visti i servizi, letti gli articoli e spulciato tra le normative, ci pare davvero che dietro a questa storia tutta Italiana ci sia qualcosa di poco chiaro, ovviamente sempre e solo a spese dei cittadini italiani... 

Commenti

Martina Giraudo ha detto…
Sarebbe bello, se chi ha fatto tanta ironia, oggi avesse il coraggio di chiedere scusa, di ammettere l'errore, ma in Italia.. NON SUCCEDE